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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

I limiti di Gallois

In questa  come in altre opere per flauto di altri autori (si pensi per esempio ai concerti di Devienne da lui incisi), il suono di Gallois, che già parte esile, si fa sempre più sottile a mano a mano che il brano procede, fin quasi a scomparire. E poi, perché l'orribile scelta pseudo-filologica di eliminare il vibrato? 5 e 1/2.

Una buona alternativa all'arte di Jean-Pierre Rampal: Eckart Haupt

In realtà, ascoltando molto bene la sua produzione (tutta è impossibile, perché incise più di 300 dischi non ancora raccolti in un'unica edizione) notiamo che l'unico Rampal veramente inarrivabile è quello della fine degli anni '70 del secolo XX (forse perché stimolato dalla competizione con l'emergente James Galway), mentre sia nei decenni precedenti quel periodo, sia in quelli successivi, il suo suono fu trascurato in molte esecuzioni ed altresì in alcune incisioni (i video su Youtube e i cd con tonnellate di note scrocchiate, aldilà delle divinizzazioni dei fan, sono lì a dimostrarlo). Trovo invece che per precisione esecutiva, per bellezza del suono, nonché per profondità di interpretazione negli autori barocchi, il tedesco Haupt, infinitamente meno noto di Rampal, gli sia superiore in più di un'esecuzione.