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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Omaggio a Vedova

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Brano bello, breve, geniale.  

Ancora Notations

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Altrove ho scritto, e ribadisco, che la dimensione prevalente in Boulez è l'antipsicologismo, ma ciò non esclude l'aspetto edonistico della sua musica, ciò che è invece estraneo alla musica di Nono, in cui l'edonismo è assente per principio.  

Il Prometeo di Nono

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Echi di Schoenberg e di Berio in questa vasta opera vocale e strumentale di Nono, in cui l'edonismo è bandito (sull'"anedonia di Nono, cfr. Mario Bortolotto, Fase seconda, p. 104).  

La lontananza nostalgica utopica futura

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Giustamente Nono ci ricorda che non si può e non ha senso ed è un peccato ignorare la lezione dell'espressionismo. Agghiacciante, ma umanissimo.  

Explosante fixe

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Così come in Bruckner vi sono i suoni del mondo della natura e della foresta, senza l'uomo, così in Boulez ci sono i suoni della città, senza l'uomo.  

Notations

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Ribadisco qui quanto affermato altrove: la forza della musica di Boulez sta nell'anti-psicologismo, cioè nella negazione della dimensione affettiva.  

REPONS

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Bello il pedale con ritmo serrato e sirena della nave, che ricorda i concerti per piano di Prokofiev.  

Beethoven, Gulda, concerto per pianoforte n. 4

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Un modo per sconfiggere la noia è affrontare Beethoven in modo libero da schemi e pregiudizi, in modo sommamente antiretorico. Mettersi nell'ottica di non aspettarsi niente da Beethoven e di non volergli fare dimostrare niente significa mettersi sulla stessa lunghezza d'onda di Gulda.  

Boulez, sonate per piano

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Sorprendentemente intime, quasi romantiche.  

Le Marteau sans maitre

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Un capolavoro tra i più significativi di Boulez. Molta contaminazione dei generi, tra Webern e Stravinskij e musica caraibica, ma anche molta intimità.  

REPONS

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  Meraviglioso CD targato IRCAM per un'opera di valore gigantesco. Vi risuona, a vario titolo e in numerose fogge, il '900 stesso.

Domaines

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La musica di Boulez ha una consistenza algida e spettrale che la rende unica. Ha la più alta qualità antipsicologica anche nell'ambito degli autori di musica contemporanea.  

Bruno Maderna, serenata per un satellite

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  La seconda parte, con il moto perpetuo in stile quasi caraibico rappresenta una delle pagine più geniali.

Maderna, quartetto per archi

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L'omogeneità del suono degli archi, unitamente ad un'escursione dinamica relativamente moderata o quanto meno tollerabile, fanno di tale brano un'opera meravigliosamente armoniosa.  

Maderna, concerto per oboe n.3

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Scomodo come una scarpa stretta, inquietante, schizofreniforme, molto basato sul passaggio dal pianissimo al fortissimo, pare una sedia coi chiodi.  

Maderna, musica elettronica

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Agghiacciante e cacofonico. L'addio all'eufonia, alla melodia, al suono. L'organizzazione del rumore in funzione di sgradevolezza, di agguato all'udito. Scomodo, inquietante.  

Pli selon pli

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Proteggere l'intimità tramite la sgradevolezza: piacevolmente elitario e snob.   

Dialogue de l'ombre double

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Incredibile il fascino da "esame audiometrico" dell'inizio. Molto belli i passaggi in cui il suono transita in continuazione dall'orecchio destro a quello sinistro e viceversa.  

Il gran rifiuto

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Ho sempre pensato che vi fosse qualcosa di più di una semplice serie di circostanze, se il più grande flautista del mondo, francese, si rifiuta di suonare una composizione per flauto a lui specificamente dedicata da parte del più grande compositore francese di musica contemporanea. Escluso che l'allergia riguardasse lo stile contemporaneo (Jolivet lo era altrettanto ed era amato da Rampal), la spiegazione non può che essere la più assoluta, algida cerebralità della sonatina: con la sua musica Boulez riesce nell'intento di annientare la cantabilità e il sentimentalismo, valori troppo cari a Rampal perché egli potesse rinunciarvi.  

Webern, Passacaglia Op. 1

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  Funzione elegiaca a protezione del romanticismo. Ancora postwagneriano, ma già sufficientemente criptico, involuto, per garantire l'effetto password, codice segreto.

Retorica alta

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Celibidache è maestro di retorica alta, di tensione crescente, culmine e discesa. Con un suono, quello dei Munchner, da fare impallidire gli odierni Wiener e Berliner.  

Bruckner, nona sinfonia, Celibidache, Orchestra filarmonica di Monaco

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Ci voleva proprio una musica di ampio respiro, voce a tratti rassicurante, a tratti inquietante della natura, ma sempre universalistica, dopo l'ascolto del repertorio completo per flauto registrato da Rampal. Così come, a breve, ci sarà bisogno della cerebrale, novecentesca, impietosa e algida cacofonia di Boulez.  

Potpourri di Giuliani

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Quale diversa attitudine noto, proprio in questi giorni in cui finivo di ascoltare l'integrale delle registrazioni di Rampal per l'Erato, in questa flautista che ha un atteggiamento opposto al grande flautista francese, tanto quello è estroverso e propenso al do di petto, questa invece è interiore e propende all'intimità anche in un autore come Giuliani che pure, al pari di Mercadante, ruota nell'orbita di un registro stilistico rossiniano che potrebbe apparire ad alcuni fin troppo semplice e "bandistico". Regge al confronto anche il grande duo concertante (altrimenti denominato "Grande sonata"), op. 85, del quale pure Rampal ha lasciato su vinile un'interpretazione memorabile che ancora non è ancora stata riedita su CD.  

Enchanted Shankar

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Quello che si ode dal flauto nel brano 15 (e nel brano 16 con riferimento allo staccato) è assolutamente incredibile e testimonia di una maestria tecnica che costituisce arte essa stessa: come spesso avviene in Rampal, la sua arte è superiore a quella dei brani che suona.  

Haydn levigato

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Un CD dal suono perfetto, in cui però si fa mancare ad Haydn la sua profondità estatica e metafisica, girando la giostra a vuoto.  

Pastor fido

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Rampal affronta la sonata n. 6 di questo grandioso pseudo-Vivaldi come un tenore che deve fare udire fino al loggione il do di petto, a differenza del Larrieu che udii dal vivo negli anni '90 del '900, tutto interiorità e sottile equilibrio (ma sarà stato veramente così, oppure la memoria ha ricostruito?). A differenza di altri esecutori, Rampal grazie a tale piglio non si fa trovare impreparato nei passaggi virtuosistici dell'ultimo movimento.  

Adagio del concerto in sol maggiore per flauto e archi di Telemann

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Si ha qui una delle più raffinate versioni di quello che potremmo chiamare il pre-romanticismo del repertorio flautistico. Ne conosco una interpretazione successiva , ancora più raffinata, con la Lisz Chamber Orchestra diretta da Janos Rolla.  

Primo e ultimo movimento del concerto per flauto RV 441 di Vivaldi

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Qui, in questi brani di un virtuosismo infelice, nel senso di ostico, nascosto e poco redditizio, si vede e si premia la fedeltà al progetto di restituzione dell'integrità al grande pubblico, messo in atto da un vero artista.