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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Geminiani, opere per clavicembalo

Bene, se questo è il nuovo standard per le esecuzioni al clavicembalo, cioè con una scansione ritmica regolare o comunque riconoscibile e con un suono perfettamente udibile e gradevole, allora si possono sì utilizzare gli strumenti d'epoca per suonare la musica del '700.  

Bononcini

 Brani come  questo  comprovano che l'inizio del romanticismo musicale va retrodatato, e di molto, almeno ai primi del '700.

"Fugge il tempo"

Da La conversione di Maddalena , oratorio di Giovanni Bononcini,  dove si dimostra  che vi sono interpretazioni assolute, cioè tali per cui non si sente il bisogno di altre, né è possibile la stanchezza dell'ascolto, ma s'instaura bensì un circolo virtuoso dell'ascolto. Come già detto in altro post precedente.

"Spezza, amor" di Steffani

Il sublime intreccio di voce, oboe e fagotto in uno stile che, mai dimentico del ritmo, guarda al Barocco della teoria degli affetti.

Sonate da camera di Steffani

Stile sensibile italiano (Steffani)  

Il tratto inconscio dell'esecutore

Con esito dovuto a frammiste influenze, l'una volontaria e derivante dalla concezione poetica del brano eseguito secondo la visione e le intenzioni dell'esecutore (al netto dello scarto esistente tra la visione interiore dell'esecutore e gli strumenti e impedimenti dell'esecuzione stessa), l'altra inconscia, quale espressione, tra l'altro, anche dei conflitti tra l'Io dell'esecutore e il suo mondo pulsionale, l'interpretazione, che pure deve avere quale obiettivo la coincidenza con le intenzioni dell'Autore, ricercate con l'ausilio della lettera e della notazione dell'Autore stesso, nonché con l'apporto di conoscenze stilistiche quanto più vaste possibile, è il terminale di un processo complesso e inestricabile, tale per cui per ogni grammo di musica suonata occorrerebbero idealmente tonnellate di carta per descriverla. Così, tra le varie letture possibili di un'esecuzione, vi è anche quella della personalità dell'esecutore ch

"Inquieto mio cor" di Steffani

Ulteriore esempio di "lamento d'amore"  della più bell'acqua, qui nella forma del duetto.

Hantai interprete di Frescobaldi

Dove si dimostra che, a certe ben precise condizioni, il suono del clavicembalo può essere ricco e appagante .

Il pedale, l'ostinato, la coda, la cadenza e il moto perpetuo come conversione estetica dell'insistenza

Il pedale e l'ostinato svolgono un ruolo molto importante, così come la coda, il moto perpetuo, la cadenza e altre figure stilistiche consimili, nel convertire esteticamente nella bellezza il paradigma umano dell'insistenza parossistica (altrettanto nel genere del Tema e variazioni che merita discorso approfondito). Ciò spiega il motivo dell'utilizzo a piene mani di simili strumenti stilistici fin dall'antichità. Da un lato, tali strumenti richiamano un atteggiamento mentale e vitale pervasivo, invadente nell'esistenza umana, spesso non in forme positive o piacevoli (si potrebbe dire quasi "infestante"), dall'altro il piacere consiste proprio nel convertire tali atteggiamenti in uno strumento o in un ornamento al servizio del bello nell'arte. In tale tradizione si inserisce per esempio la cadenza del primo movimento del Concerto brandeburghese n. 5 di Bach: si tratta di una conversione estetica del gusto per l'esagerazione linguistica, della lo

"Dal mio petto o pianti uscite", da Niobe di Agostino Steffani

  Si aggiunge qui  un tributo di notevole rilevanza al romanticismo universale , cioè inteso in senso a-storico. Evidentemente si tratta di una categoria dello spirito nata molto tempo prima della categoria storico-letteraria e storico-musicale. Tanto è vero che tale categoria dello spirito permea di sé moltissimi compositori tra il periodo barocco e il periodo preclassico. Trova riscontro in un tipo di aria che era codificata da ancora prima e che può dirsi del "lamento d'amore".

Il concetto di perfezione interpretativo-esecutiva

Ecco un esempio  di percezione esecutivo-interpetativa, tale per cui - partendo da una premessa estetologica di godimento di una bellezza rifulgente, anche e soprattutto sonora, palese e palpabile - non si avverte il bisogno di alcuna altra esecuzione e interpretazione, configurandosi qui un optimum che diventa quindi modello e oggetto di contemplazione, in senso si potrebbe dire platonico, con buona pace degli strali antiplatonici di Dahlhaus.

Steffani

Altro alto esempio di sublime in Steffani .

Una voce per l'ultimo movimento della Quarta di Mahler

Si dovrebbe utilizzare un soprano leggero. Bisognerebbe evitare un'impostazione vocale da teatro dell'opera, con sfoggio di potenza belcantistica. Bernstein fece cantare un bambino (questa è in effetti la personificazione più azzeccata della voce cantante che decanta le meraviglie di un paradiso di ghiottoni). Potrebbe essere utilizzato un falsettista come Jaroussky o Derek Lee Ragin, o un soprano come Francesca Lombardi Mazzulli, o Rosita Frisani, o Gemma Bertagnolli, o Nuria Rial, o Nora Fischer, con un'impostazione vocale non votata all'esibizione della potenza (o capace di non esibirla). La voce deve avere un timbro soavissimo. Deve sembrare una cosa che si affaccia su una nuova era, un mondo mai visto. Penso che l'interpretazione giusta dovrebbe venire naturale, sol che si seguano le indicazioni poetiche e filosofiche di cui Mahler lasciava ampie tracce per tutti i suoi lavori, per cui non si può certo dire che non si sa quale ne fosse l' humus , il milieu

"Caldo sangue", da Sedecia di Alessandro Scarlatti

Alto esempio di sublime scarlattiano .

Sinopoli interprete di Mahler: tre direzioni di ricerca

 1) Il triviale in Mahler. Nell'interpretazione di Sinopoli della prima sinfonia di Mahler, il terzo movimento risulta emblematico di un taglio interpretativo in cui il triviale viene indebolito, maggiormente risaltando il senso del tragico e del luttuoso allo stato puro. Se la maggior parte delle registrazioni della prima sinfonia sembrano seguire un'indicazione implicita e cioè quella dell'incisione del Funerale del cacciatore (un'incisione del pittore Moritz von Schwind) quale fonte ispiratrice (o meglio quale piccolo programma), sulla scorta di quanto indicato da Mahler stesso, e se ciò vale almeno in parte anche per Sinopoli, si nota però qui qualcosa - in Sinopoli - che si discosta dalla maggior parte delle interpretazioni altrui. Il grottesco dato dal fatto che sono gli animali ad aver ucciso il cacciatore, contrariamente al solito, e a portarlo in corteo funebre non viene convertito da Sinopoli in trionfo del popolaresco e del triviale rispetto al lato serio de