Il concetto di perfezione interpretativo-esecutiva
Ecco un esempio di percezione esecutivo-interpetativa, tale per cui - partendo da una premessa estetologica di godimento di una bellezza rifulgente, anche e soprattutto sonora, palese e palpabile - non si avverte il bisogno di alcuna altra esecuzione e interpretazione, configurandosi qui un optimum che diventa quindi modello e oggetto di contemplazione, in senso si potrebbe dire platonico, con buona pace degli strali antiplatonici di Dahlhaus.
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