Romantico felice? Un'analisi estetica del quartetto in fa minore, Op. 80, di Mendelssohn

Ad un primo movimento dalla drammaticità concitata e addirittura straziante nello sviluppo, non segue una parentesi lirica, ma bensì un secondo movimento che costituisce quasi il secondo tempo del dramma. L'ultimo movimento riprende e rafforza il climax di concitazione, quasi che l'Autore si fosse prodigato nel superare sé stesso e nel dimostrare una capacità espressiva di segno opposto rispetto ai luoghi comuni sul suo stile.

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