La prima sinfonia di Mendelssohn
Proprio negli stessi anni in cui Beethoven, in base a un'estetica evoluzionistica e monumentale (ogni sinfonia dev'essere più lunga, significativa, impegnativa e monumentale della precedente), sia pure perseguita in modo non lineare (in base alla cosiddetta teoria della diversità tra le sinfonie pari e le dispari, coniata da alcuni musicologi) componeva la sua nona sinfonia, Mendelssohn componeva la sua prima sinfonia: di proporzioni equilibrate, drammatica, snella ed elegante, con uno stile che, secondo il metro di paragone di uno storicismo a sua volta evoluzionistico, potrebbe collocarsi tra la prima e la seconda sinfonia di Beethoven (quindi, sempre in base ad una logica evoluzionistica, "indietro di venticinque anni"). In merito alla leggerezza, la prima sinfonia di Mendelssohn è invece da considerarsi esteticamente più promettente della nona di Beethoven.