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Il secondo movimento del quartetto, Op. 9, numero 2 di Haydn

Scritto intorno agli anni della “crisi romantica” del compositore, questo quartetto e questo movimento mostrano una cifra stilistica che raggiunge i vertici dell’ Empfindsamkeit . Preceduta e seguita da un episodio in stile recitativo, vi è una melodia dal carattere unico per la lunghezza della frase e per la sua estensione che attraversa tre registri, dal medio all’acuto, ancora al medio, fino al grave (per il primo violino) e il cui registro espressivo, in termini estetici, va molto a di là della generica  lamentatio . Inoltre, la chiusa è emblematica di quella sorta di ebbrezza preromantica che colpì molti compositori europei negli anni ‘60-‘70 del ‘700, da quelli della scuola musicale (vocale, ma non solo) napoletana, ai figli di Bach, a diversi compositori ignoti ai più, in particolare dell’area nord-tedesca. Credo vada citata l’incisione storica dell’Aeolian String Quartet, altrimenti quanto sopra citato rischia di risultare incomprensibile.

Sinfonie di Johann Christian Bach

All'improvviso , dopo una serie di movimenti più o meno manierati, si para innanzi questo squarcio notturno di schietta natura pre-romantica che, come si suol dire, "vale da solo il prezzo del biglietto". E' in un presunto stile "italiano"? Ma tale stile esiste veramente? Mi vengono in mente, tra gli altri: Steffani, Alessandro Scarlatti e Galuppi  (per non parlare degli adagi dei concerti degli esponenti della scuola barocca veneta, ma anche di certi adagi dei concerti per tastiera di Bach padre). L'etichetta storico-musicale potrebbe essere Empfindsamer Stil , preromanticismo, preclassicismo, stile galante maturo, ma la verità è che ciò che si percepisce è unicamente una medesima atmosfera culturale che identifica una ben precisa categoria dello spirito, inaugurando il genere "notturno" cent'anni prima della sua comparsa ufficiale.

Sonate da camera di Steffani

Stile sensibile italiano (Steffani)  

Gaetano Brunetti

Stile sensibile brunettiano.

Andrea Zani

Ancora sullo stile sensibile italiano .

Antonio Brioschi

  Stile sensibile milanese (2).

Giovanni Battista Sammartini

  Stile sensibile milanese .

Stile sensibile di Vincenzo Manfredini

Nulla da invidiare ai migliori adagi dei quartetti di Haydn .

Francesco Geminiani

Vale  quanto scritto sotto per Manfredini.

Larghetto del quartetto in La maggiore, Op. 32, n. 4 di Luigi Boccherini

Se è vero, come accennato da Dahlhaus ( Carl Dahlhaus, Beethoven e il suo tempo, Torino, EDT,  1990, p. 91, Tit. Orig. Ludwig van Beethoven und Seine Zeit, 1987, Laaber-Verlag, Laaber), che il movimento lento della sonata o del quartetto assume centralità nello Stile Sensibile (laddove nella sinfonia classica tale centralità l'assumerà l'allegro), anche come svincolo della musica strumentale da quella vocale con l'assunzione del ruolo - da parte della musica strumentale - di "musica assoluta" (ruolo che sarà fatto proprio dai romantici), allora l'accusa di frivolezza mossa a Boccherini da Charles Rosen nel suo Stile classico  (Milano, Feltrinelli, 1982, Tit. Orig.: The Classical Style, The Viking Press, New York, 1971; prima edizione italiana, 1979, Milano, Feltrinelli) - (Cfr. le definizioni della sua musica come "blanda e perfino anodina", p. 53 e, sui quintetti, la definizione di "brani piacevoli, ma scialbi", p. 306) è confutata da bran...