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Sonata Op. 40, n. 2 di Clementi

Sturm und Drang clementiano.

Perché Mozart disprezzava Clementi?

Solo perché era bravo ad eseguire le terzine nella famosa contesa ? O forse perché nella sua musica comincia a fare capolino lo  spirito di sistema?  Spirito di sistema che poi Beethoven rafforzò e connotò ideologicamente nelle sue sinfonie.

Sonatina di Clementi, Op. 36, n. 3, II

È giusto  dare a questo movimento un andamento da ninna nanna.

Forma sonata mascherata

Se si saltasse il secondo ritornello di questo movimento in forma bipartita , si avrebbe uno splendido movimento in forma sonata monotematica e tripartita (anomalo, ma qualcosa di più di un rondò), con un mini-sviluppo in modo minore, esattamente come viene fatto in  questa versione  senza ritornello.

Perché?

Perché gli studi per pianoforte, Op. 10 di Chopin dovrebbero essere opera artisticamente più ragguardevole degli studi Gradus ad parnassum di Muzio Clementi? No, infatti non è così: non lo sono.

Secondo movimento della sonata Op. 9, n. 2 di Muzio Clementi

Il clima poetico  di tale movimento della sonata di Clementi   del 1783  è molto vicino per più aspetti a quello che sarà il primo movimento della sonata n. 14,  Al chiaro di luna di Beethoven del 1801.

Prime sinfonie di Muzio Clementi e di Felix Mendelssohn

L'una, quella di Clementi , composta nel 1787, l'altra, quella di Mendelssohn , nel 1824: nel primo movimento tira la stessa aria e alcuni passi motivico-melodico-ritmici delle due sinfonie e di sezioni orchestrali in dialogo si assomigliano. Sullo sfondo, il mondo poetico delle prime sinfonie beethoveniane: peraltro la prima sinfonia di Beethoven data 1799 circa, la seconda sinfonia data 1800 circa, quindi si può pensare che il nucleo ispirativo di quel mondo poetico sia, in buona parte, originario di Clementi .

Clementi vive

Muzio Clementi viene rivalutato nel corso dei decenni, con l'aumentare della conoscenza della sua musica. Tale rivalutazione si ha sia nel giudizio estetico, sia nella qualità e quantità di esecuzioni e registrazioni disponibili. Già da alcuni decenni sono disponibili le registrazioni del suo significativo lascito sinfonico ed anche la sua opera per pianoforte, per la quale è maggiormente noto, trova oggi maggior completezza, varietà e qualità interpretativa. Il mondo poetico di Clementi è il classicismo nel modo che Beethoven sviluppò. Ora non si tratta di rivendicare una paternità cronologica o territoriale (concetti che in musica contraddicono il significato stesso della musica), ma di riconoscere l'importanza di quel mondo poetico.

Secondo movimento del concerto per pianoforte e orchestra di Muzio Clementi

Si ha qui un'arte che nulla ha da invidiare all'ambientazione poetica degli adagi dei concerti per pianoforte e orchestra di Mozart.

Il Luchesi di Plano

Sono contento del fatto che la marea montante delle esecuzioni pseudo-filologiche su strumenti d'epoca con presunto stile esecutivo d'epoca, da cui siamo stati invasi a partire da un certo periodo degli anni '90 fino a tutto il primo decennio degli anni duemila, inizi a mostrare la corda: sciocche e patetiche parodie di rappresentazioni storiche su strumenti inadeguati, il cui suono, fioco e sgradevole, spesso è inudibile e non soddisfa (sono tanti gli interpreti che vi si cimentano, alcuni anche eccellenti, ma il suono è brutto lo stesso).  Invece, le sonate Op. 1 di Andrea Luchesi suonate al pianoforte da Roberto Plano suonano in maniera convincente e mi fanno riallacciare il discorso ad altri post su tale argomento: l'utilizzo del pianoforte per la musica per tastiera di Autori (chi più, chi meno) appartenenti al periodo pre-pianistico è la scelta più indicata a rendere l'intimismo e il potenziale espressivo di tali composizioni. Vale lo stesso per il Bach di Go...