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Il primo di Brahms e la quinta di Tchaikovsky alla Scala, 14 settembre 2025 - Tjeknavorian, Buchbinder, Orchestra Sinfonica di Milano

Stasera, 14 settembre 2025, ho assistito alla Scala al primo concerto per pianoforte e orchestra di Brahms eseguito a una velocità eccessiva, tale da rendere difficile percepirne la poetica e l'interiore bellezza di alcuni dei passaggi interni al primo movimento, del pianoforte come dell'orchestra. Inviterei il direttore e il pianista ad andarsi a risentire l'esecuzione di Gould con Bernstein sul podio . Sì, proprio quella in cui Bernstein uscì sul palco prima dell'inizio, per spiegare che secondo lui Gould aveva scelto un tempo troppo lento.  Azzardo a mia volta un'interpretazione dell'interpretazione: nel più generale processo sociale di forclusione dell'intimità, le parti liriche, intime del primo movimento vengono quasi vissute come imbarazzanti in quest'interpretazione, e la "soluzione" trovata dal direttore consiste, a quanto pare, nel suonare tutto il più velocemente possibile, dando la stura, sul versante pianistico, a una resa del bran...

Il pedale, l'ostinato, la coda, la cadenza e il moto perpetuo come conversione estetica dell'insistenza

Il pedale e l' ostinato svolgono un ruolo molto importante, così come la coda , il moto perpetuo , la cadenza e altre figure stilistiche consimili, nel convertire esteticamente nella bellezza il paradigma umano dell'insistenza parossistica (altrettanto nel genere del Tema e variazioni che merita discorso approfondito). Ciò spiega il motivo dell'utilizzo a piene mani di simili strumenti stilistici fin dall'antichità. Da un lato, tali strumenti richiamano un atteggiamento mentale e vitale pervasivo, invadente nell'esistenza umana, spesso non in forme positive o piacevoli (si potrebbe dire quasi "infestante"), dall'altro il piacere consiste proprio nel convertire tali atteggiamenti in uno strumento o in un ornamento al servizio del bello nell'arte. In tale tradizione si inserisce per esempio la cadenza del primo movimento del Concerto brandeburghese n. 5 di Bach : si tratta di una conversione estetica del gusto per l'esagerazione linguistica, ...

Un'altra persona

  https://music.youtube.com/watch?v=2m-dap9poT4&feature=share Quando, alcuni anni fa, andai a sentire la Patetica suonata agli Arcimboldi dalla Filarmonica della Scala diretta da Myung-whun Chung, rimasi alquanto perplesso. Dov'era l'incanto del finale del primo movimento che rifulgeva nell'incisione di Karajan con i Berliner? Dove il languore del secondo movimento? Solo l'ultimo movimento mi sembrava accompagnare l'ascoltatore ad adeguate profondità. Poi un giorno, uno sente lo stesso interprete dirigere un'altra (ben altra) orchestra (la Filarmonica di Seul) e scopre che quell'interprete è un'altra persona. O meglio: tutte le scelte che apparivano bizzarre nella prima esecuzione trovano senso compiuto, semplicemente perché l'orchestra è in grado di eseguirle meglio. In particolare, i tempi rapidi non sembrano sintomo di una serata infelice, ma prove di virtuosismo per un suono orchestrale che riesce lo stesso a "uscire" meravigliosame...

Problemi di ricezione di Sibelius

Perché Abbado (nessuna incisione e dichiarazioni di "non amore", v., p. es., la conferenza stampa riportata da Repubblica, del dicembre 1989, in occasione della sua nomina a direttore dei Berliner ) e Boulez (nessuna incisione) non amavano Sibelius? Probabilmente per le medesime ragioni che diedero luogo alla scomunica di Sibelius da parte di Theodor W. Adorno (Cfr., p.es., di Adorno, Introduzione alla sociologia della musica,  Giulio Einaudi Editore, Torino, 1971, pp. 181, 210, 258; Tit. Orig.:  Einleitung in die Musiksoziologie. Zwolf theoretische Vorlesungen , 1962, Suhrkamp Verlag, Frankfurt am Main). Invece Bernstein (incisione del ciclo completo delle sinfonie e altro, come, ad esempio la puntata dedicata a Sibelius nell'ambito dei New York Philarmonic Young People's Concerts, del 19 febbraio 1965 ) e Maazel (due incisioni complete del ciclo delle sinfonie, una con i Wiener negli anni '60 del '900 e l'altra con la Pittsburgh Symphony Orchestra negli ...

Capriccio per violino e orchestra di Penderecki

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Strepitoso per potenza, virtuosismo baroccheggiante e ispirazione dai rumori, come in Boulez, per sgradevolezza, come in Maderna, con in più una vena narrativa in cui le forme classiche vengono preservate. Il concerto per piano si aggrega invece in modo più netto alla corrente romantico-melodica russa che va da Tchaikovsky a Prokofiev, da Shostakovich a Khachaturian.  

Myung-Whun Chung e la filarmonica della Scala agli Arcimboldi (11-09-2019 - Patetica di Čajkovskij)

Aspetti negativi: 1) Il direttore dirige ad occhi chiusi o semichiusi, non guarda gli orchestrali che talora, per questo, perdono il contatto (non solo espressivo) con lui; 2) Ottoni spesso troppo in primo piano. 3) Il finale del primo movimento: poesia non pervenuta (dov'è il pianissimo? Dove l'impercettibile rallentando? Dove la sorpresa? E dove il clima favolistico?). 4) Secondo movimento ad andamento troppo sostenuto (già lo si sapeva, comunque, da precedenti esecuzioni). 5) Imprecisioni negli attacchi del terzo movimento (e non solo di quello). Aspetti positivi: 1) Il fraseggio e il clima poetico del tema principale del primo movimento sono azzeccati. 2) Idem per il secondo movimento, sia nella prima e ultima sezione, sia in quella centrale (incredibilmente, dato l'andamento troppo veloce). 3) La profondità dolente del quarto movimento è ben colta e ben resa. 4) Gli archi (in particolare però i violoncelli) e i legni hanno un bel suono. Voto: 6

Sinopoli nei Quadri di un'esposizione di Musorgskij-Ravel

Se dovessimo distinguere tra direttori d'orchestra concertatori e interpreti, Sinopoli farebbe parte del secondo gruppo. Per i primi è meglio sacrificare una percentuale di espressività e caratterizzazione, in favore dell'accuratezza esecutiva e per i secondi il contrario. In entrambi i casi, quando vi è troppo sbilanciamento, non si potrà raggiungere un buon risultato: il direttore ideale tiene interamente a tutti e due gli aspetti. Se il concertatore osa troppo poco a livello interpretativo, la sua accuratezza sarà vana e di bassa lega. Se l'interprete cura troppo poco la precisione dei dettagli esecutivi, la sua espressione ne risentirà pesantemente. Sinopoli diede un optimum con questa versione dei Quadri, perché si sente il lavoro di precisione ed accuratezza, accanto alla sua genialità interpretativa (profondo, sottile, trascendentale, estatico, inquietante, netto, sono solo alcuni degli aggettivi che possono suggerire alla lontana la sua arte di grande interprete)....

Analisi estetica di tre movimenti della prima sinfonia di Tchaikovsky

Come indicazione generale si può porre l’accento sulla forma del sinfonismo di Tchaikovsky, rilevando come non tanto la forma sonata, quanto la tensione dinamica costituisca strumento espressivo privilegiato. Lunghi  crescendo  dal  pianissimo  al  fortissimo  e poi ancora al  pianissimo  costituiscono il nucleo formale stesso della composizione, e rivelano la vena drammatica di Tchaikovsky, altrettanto sviluppata di quella serena, lirico-melodica. Mentre il primo movimento costituisce appunto un esempio della capacità del Compositore di creare grandi scenari in tensione emotiva perenne, il terzo è uno  scherzo  che, come  trio , ha uno splendido valzer. L’ultimo movimento è in forma di marcia, ed inaugura i tipici finali di sinfonia tchaikovskyani, che partono in sordina ( piano  e  adagio ) per poi concludere con un immancabile tripudio sonoro. Il carattere della musica di Tchaikovsky è defini...

Confronti

Le differenze tra le varie esecuzioni riflettono sempre differenze più o meno profonde di approccio interpretativo tra i vari interpreti. A volte, a cambiare è l’intera mentalità, per così dire il “segno” dell’estetica sottostante l’interpretazione. L’ascolto analitico comparato di uno stesso brano in diverse esecuzioni ci mette in grado di far venire alla luce le differenze macroscopiche e microscopiche che contraddistinguono ogni interpretazione dalle altre. A volte - è appena il caso di notarlo - differenze apparentemente macroscopiche non corrispondono a interpretazioni di segno radicalmente opposto, laddove invece differenze minori e più sottili possono essere la spia di un cambiamento radicale di mentalità: tale infatti è la struttura di ogni brano musicale, per cui basta il mutamento di un particolare anche misero ed apparentemente insignificante per dare all’intera struttura un senso completamente diverso. Alcuni esempi di confronti tra brani: Beethoven, Sinfonia...

Una minuta di riflessioni estetico-musicali

Chopin , Brahms , Cajkovsij , Mahler , Schubert , Schumann , Shostakovich . E’ possibile comparare mondi simili? Chopin, apparentemente, sembrerebbe il più sentimentale dei compositori. Il suo è un mondo così vaporoso, affascinante, ma Chopin dietro i ghirigori da salotto nasconde una malinconia insondabile. Schumann gioca con la fatuità, ma la drammatizza contrapponendola a una sorta di fuga nella natura. Schubert, in opere come la serenata o la sonata in la minore per violino, del romanticismo pare la quintessenza. Penso che il romanticismo abbia un apice, o un ideale, e che questo sia Schubert (o Schumann). Se noi prendiamo Franck , erede schubertiano, o Reinecke , erede mendelssohnniano , epigoni entrambi, vediamo come essi siano quintessenze del tardo romanticismo, o decadentismo, ad esser cattivi, o romantici minori. Direi che l’elemento boschivo (fuga regressiva e istintuale nella natura) vi predomina. Brahms è un romantico in maglie classiche: le maglie dell...

I primi due movimenti della sesta sinfonia, Patetica, di Ciaikovsky

Il primo movimento presenta una struttura molto chiara. Vi è una introduzione lenta con relativo tema dal carattere cupo. Segue un tema lirico di grande respiro, che viene interrotto da una drammatica sezione centrale. Nel finale viene ripreso il tema lirico che però lascia il posto ad una coda dal sublime fascino melodico, composta da un motivo ascendente e da un accompagnamento discendente. Siamo di fronte a un piano esistenziale, quasi ad un programma. E’ evidente l’atmosfera carica di oscuri presagi dell’inizio: essa simboleggia un magma vitale e mortale al tempo stesso, dal quale si staglia un canto d’amore via via presentato in modo sempre più travolgente dai vari strumenti. Come spesso accade nelle composizioni di Tchaikovsky, l’ebbrezza del sentimento incontra un destino tragico (v. sezione centrale). Il finale, anziché essere simbolo di morte, presenta una melodia di speranza che riassume in sé la commozione del tema amoroso e la mestizia della cupa introduzione. Il...