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L'invidia di Mozart

E se il genitivo, riferendoci al noto film di Forman , fosse soggettivo, anziché oggettivo (Mozart che invidia Salieri, anziché il contrario)? Questo concerto non è forse qui a dimostrarci che le tesi esposte da Mann in Tonio Kroger sono vere? (Ossia che per esprimere nell'arte ciò che si prova nella vita, l'artista non può provare veramente ciò che gli altri provano nella vita e che - viceversa - a chi vive nell'ingenuità e nella bellezza è negata l'espressione artistica dell'ingenuità e della bellezza). Il massimo dell'ingenuità che non è arte (Salieri), contro il massimo di contraffazione (Mozart) che però è arte? Mozart avrebbe potuto invidiare Salieri per la sua purezza di intenzioni, inesorabilmente destinata a soccombere di fronte alla sua maestria? La massima capacità di elaborazione, funzionale all'espressione della vita, è anche espressione in sommo grado di contraffazione? Se così fosse, verità e bellezza sarebbero inesorabilmente scisse. Ciò ...

Due (tre) cadenze

La cadenza del primo movimento del concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle maggiore (Ciccolini/Scimone, 1986) di Salieri e la cadenza del terzo movimento del concerto per clavicembalo e archi in sol maggiore (Farina/Scimone, 1977) di Galuppi sono accomunate dal ritardo parossistico della conclusione che a sua volta le apparenta entrambe alla cadenza del primo movimento del quinto concerto brandeburghese di J.S. Bach, come esempi di nevrosi integrata al sistema.