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Visualizzazione dei post con l'etichetta Barocco

Il ritmo in Albinoni

Il ritmo in Albinoni non ricalca direttamente la danza, con una distinzione netta tra brani di ascendenza vocale e brani ritmici di tipo coreografico, come invece avviene in molti altri autori barocchi, ma risulta sempre bensì un'elaborazione culturale e astratta, tale per cui il ritmo stesso si pone su un piano artistico di opera d'arte e non di brano ballabile.

"Spezza, amor" di Steffani

Il sublime intreccio di voce, oboe e fagotto in uno stile che, mai dimentico del ritmo, guarda al Barocco della teoria degli affetti.

Barocco e Romanticismo

Quali affinità più o meno nascoste esistono tra il Barocco e il Romanticismo?   Entrambi i periodi presentano una particolare attenzione alla melodia da parte dei compositori. Gli adagi dei concerti strumentali barocchi, alcuni dei quali molto famosi al grande pubblico di oggi, incarnano la vena melodica di quel periodo, vena melodica che si trasferisce ai romantici.   Se non fosse per la diversità del tipo e del numero di strumenti impiegati in orchestra, e per la presenza del contrappunto tipica del Barocco, ma non del Romanticismo, molte melodie barocche potrebbero essere state composte nel periodo romantico, e viceversa. C’è poi sempre la differenza di fondo, tra melodia romantica e barocca, inerente al diverso tipo di mentalità: la melodia romantica si presenta come una espressione immediata del sentimento, mentre la melodia barocca ne è una sorta di “fotografia dall’alto”. Per illustrare analogie e differenze si può citare, ad esempio, l’ Andant...

Sulla musica strumentale barocca

Da dove viene la sua armonia, il suo essere "in pace col mondo", tuttavia nient'affatto scevro di passione, ma non una passione sradicata dal mondo (con la scissione perenne io/mondo, come nei romantici), bensì felice di essere al mondo? Da dove viene tutto questo, se non dal fatto che la musica strumentale barocca è concepita per (e composta in) situazioni conviviali? Il sublime della musica strumentale barocca sta in un sano "con" (In tal senso, mi pare, cfr. Carl Dahlhaus, La musica dell'ottocento , 1990, La Nuova Italia Editrice, Scandicci - Firenze, pp. 278-279, Tit. Orig.: Die Musik des 19. jahrhunderts, 1980, Akademische Verlagsgesellschaft Athenaion, Wiesbaden Lizenzausgabe mit Genehmigung des Akademische  Verlagsgesellschaft Athenaion ) .  Se infatti prendiamo in considerazione i brani strumentali barocchi che sono diventati famosi anche grazie al fatto di essere stati inseriti in un film come colonna sonora (per esempio l’ A...

Il canone estetico della dolcezza

Vivaldi, come Bach, Mozart e pochi altri, incarna tale ideale estetico, che nella sua declinazione tecnico-pratica implica – tra l’altro – il fatto di non utilizzare lo strumento espressivo e retorico-stilistico del contrasto tra il piano e il forte (pur con alcune illustri eccezioni come Le quattro stagioni ). Ciò corrisponde a quell’ideale contemplativo, a-dialettico (cui Glenn Gould dedicò numerose riflessioni, nonché le sue preferenze estetiche) che è tipico del Barocco, ma non solo e che non sostiene, a differenza di Beethoven e del beethovenismo, l’immagine dell’arte (e dell’arte in quanto rappresentante della storia umana) quale conflitto tra opposti, come problema fondamentale da risolvere.