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TWV 41:h4 (Telemann, Musica da tavola, sonata per flauto e clavicembalo)

 In puro Empfindsamer Stil i primi due movimenti.

Solo per flauto e basso continuo (clavicembalo) della prima parte della Tafelmusik di Telemann

A volte piccoli gesti hanno una portata stilistica rivoluzionaria. In aperta opposizione allo stile esecutivo di J.P. Rampal, tutto legato, fluido e incentrato sull'imitazione - da parte del flauto - della voce umana (la quale a sua volta, secondo l'estetica settecentesca, doveva essere imitazione della natura), Jed Wentz (1988) stacca la nota di arrivo di scale e appoggiature (p. es. all'inizio del brano, nell'entrata del flauto, subito dopo la bellissima introduzione del clavicembalo e poi alla fine del brano). Rivoluzionario, rispetto all'eredità dei grandi flautisti del '900, è anche il rifiuto del virtuosismo come matrice interpretativa (anch'esso derivato dal canto, o meglio dalla tradizione belcantistica). Di sicuro, in brani come questo, risulta un approccio nuovo e molto convincente, specialmente perché, a differenza di molte altre esecuzioni su strumenti d'epoca e filologicamente corrette, il suono del flauto non risulta afono e sgradevole.

Adagio del concerto in sol maggiore per flauto e archi di Telemann

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Si ha qui una delle più raffinate versioni di quello che potremmo chiamare il pre-romanticismo del repertorio flautistico. Ne conosco una interpretazione successiva , ancora più raffinata, con la Lisz Chamber Orchestra diretta da Janos Rolla.  

Telemann Sturm und Drang

 Sonata per flauto e clavicembalo (orig. per flauto dritto e basso continuo) in fa minore TWV 41 :fis 1 (Getreue Musikmaister, n. 36). Che Rampal ha inciso in varie edizioni (v., p. es. con Veyron-Lacroix nel maggio 1960). Segnalo intersezione con il mese di maggio (per il concetto di "intersezione", di tipo estetico, di mio conio, rimando al mio testo corrispondente ).