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Aura mitica 2

Nel precedente post avevo scritto di come Rampal avesse la capacità di "intersezione", da me descritta in precedenti saggi di filosofia della musica. Tale capacità è assolutamente unica nel suo genere e identifica non solo un virtuoso di grandezza immensa, ma anche un artista veramente grande. Si tratta della capacità di unire alla perfetta realizzazione della propria ideale visione della bellezza poetica di un brano, la capacità di fare rivivere, poetizzandoli, il luogo, il pubblico e il tempo in cui si è svolta l'esecuzione stessa. Non avrò quindi solo la percezione dell'opera che viene eseguita, ma anche quella di quel particolare evento concertistico in cui quell'opera è stata eseguita. P.S.: nonostante la somiglianza lessicale e una certa assonanza concettuale, non c'entra - la qui descritta "aura mitica", o "intersezione"- con il concetto di aura descritto da Walter Benjamin nel suo celebre saggio L'opera d'arte nell'epoc...

Elogio dell'Espressionismo musicale

La capacità dell’ espressionismo musicale di essere futuro (‘900) e i suoi legami col passato (‘800). Mi rifiuto di vedere nell’espressionismo un fenomeno da museo, un qualcosa di relativo e come tale morto e sepolto. L’impulso dell’espressionismo musicale verso il futuro, con quei suoni mai uditi, inauditi, configura il futuro come spazio utopico. Io credo fermamente che la lettura del ‘900 visto dalla prospettiva dell’espressionismo, faccia del ‘900 un simbolo della modernità, che quel segnavia aperto, quel tracciato verso il futuro costituisca un futuro utopico, aperto in quanto in parte è solo immaginato e pertanto ancora possibile, in parte realizzato. Per collegarci al ‘900 indicato in visione dagli espressionisti, bisogna rifarsi a Benjamin , alla sua visione della storia.