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Tra espressionismo e contemporaneità

Noi possiamo rinvenire già in Mahler e in Strauss le radici dell'espressionismo, con ciò qualificando l'espressionismo come epigono del romanticismo musicale. Se invece prendiamo le avanguardie musicali successive all'espressionismo, noi notiamo che la componente romantica viene forclusa. Tale forclusione ha portato all'abbandono della platea allargata dei fruitori i quali si sono rivolti ad altri generi. Tale raffreddamento, e non direttamente l'atonalità o la dodecafonia, ha determinato un allontanamento del pubblico. Prova ne sia che molti assistono a concerti di Schoenberg, Berg e Webern, oltre che di Mahler e Strauss, mentre ben poco seguito hanno le avanguardie del secondo dopoguerra del '900.

Musica atonale

Riflettevo in questi giorni sul fatto che si potrebbe anche descrivere l' incipit della musica contemporanea , con l' atonalità e la dodecafonia , come l'invenzione di un codice segreto fatto di suoni che a tutta prima è difficile capire e messo lì a protezione sia del nucleo romantico della musica, sia della più alta espressione della dignità dell'uomo e della sua libertà. Alla fine di tutta la tonalità, quando il cromatismo divenne ipertrofico ("quando tutto ormai era divenuto insopportabile" per citare l'inizio del racconto di Kafka intitolato "Essere infelici" ), quando cioè la melodia si prestò al sentimentalismo prima e poi all' ideologia totalitaria , quello atonale e poi dodecafonico fu un linguaggio che protesse l'uomo, la sua dignità e la sua libertà. Perciò fu identificato dal regime nazista come linguaggio degenerato , in quanto non si prestava ad essere strumentalizzato dall'ideologia trionfalistica o sentimenata...