Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta quartetto d'archi

Il secondo movimento del quartetto, Op. 9, numero 2 di Haydn

Scritto intorno agli anni della “crisi romantica” del compositore, questo quartetto e questo movimento mostrano una cifra stilistica che raggiunge i vertici dell’ Empfindsamkeit . Preceduta e seguita da un episodio in stile recitativo, vi è una melodia dal carattere unico per la lunghezza della frase e per la sua estensione che attraversa tre registri, dal medio all’acuto, ancora al medio, fino al grave (per il primo violino) e il cui registro espressivo, in termini estetici, va molto a di là della generica  lamentatio . Inoltre, la chiusa è emblematica di quella sorta di ebbrezza preromantica che colpì molti compositori europei negli anni ‘60-‘70 del ‘700, da quelli della scuola musicale (vocale, ma non solo) napoletana, ai figli di Bach, a diversi compositori ignoti ai più, in particolare dell’area nord-tedesca. Credo vada citata l’incisione storica dell’Aeolian String Quartet, altrimenti quanto sopra citato rischia di risultare incomprensibile.

Quartetto n. 15 di Alfred Hill

Va aldilà di un facile esotismo di maniera, esprimendo una concitazione con cui si rivisitano alcuni luoghi manierati vedendoli sotto nuova luce .

In quartetto veritas

Il quartetto come genere rivela, aldilà delle alterne fortune nella ricezione, aldilà delle personali, diverse aree di approfondimento e aldilà delle peculiarità nazionali, la vera anima di ogni Autore, in questo caso schiettamente romantica .