Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta cadenza

Il pedale, l'ostinato, la coda, la cadenza e il moto perpetuo come conversione estetica dell'insistenza

Il pedale e l' ostinato svolgono un ruolo molto importante, così come la coda , il moto perpetuo , la cadenza e altre figure stilistiche consimili, nel convertire esteticamente nella bellezza il paradigma umano dell'insistenza parossistica (altrettanto nel genere del Tema e variazioni che merita discorso approfondito). Ciò spiega il motivo dell'utilizzo a piene mani di simili strumenti stilistici fin dall'antichità. Da un lato, tali strumenti richiamano un atteggiamento mentale e vitale pervasivo, invadente nell'esistenza umana, spesso non in forme positive o piacevoli (si potrebbe dire quasi "infestante"), dall'altro il piacere consiste proprio nel convertire tali atteggiamenti in uno strumento o in un ornamento al servizio del bello nell'arte. In tale tradizione si inserisce per esempio la cadenza del primo movimento del Concerto brandeburghese n. 5 di Bach : si tratta di una conversione estetica del gusto per l'esagerazione linguistica, ...

Due (tre) cadenze

La cadenza del primo movimento del concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle maggiore (Ciccolini/Scimone, 1986) di Salieri e la cadenza del terzo movimento del concerto per clavicembalo e archi in sol maggiore (Farina/Scimone, 1977) di Galuppi sono accomunate dal ritardo parossistico della conclusione che a sua volta le apparenta entrambe alla cadenza del primo movimento del quinto concerto brandeburghese di J.S. Bach, come esempi di nevrosi integrata al sistema.

Il mistero della cadenza del primo movimento del quinto concerto brandeburghese

Affascinante per parossismo e insistenza, irrazionale solo apparentemente, ma in realtà così ben costruita, concepita a blocchi e come per fasi successive: "Ora aggiungiamo questo, questo e quest'altro". Come una valigia che diviene talmente piena da rivelarsi magica, infinita, sproporzionata. Migliori le versioni di Veyron-Lacroix e Karl Richter rispetto a quelle (pur così diverse tra loro) di Gould e di Pinnock.