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Steffani

Altro alto esempio di sublime in Steffani .

"Caldo sangue", da Sedecia di Alessandro Scarlatti

Alto esempio di sublime scarlattiano .

Jommelli (2)

Ancora una volta  si percepisce la chiamata della bellezza, in una sorta di confronto sublime. Il sublime comporta lo spavento, da parte dell'umano, nel trovarsi di fronte al soprannaturale, inteso come bellezza sovrumana.

La capacità sinottica e il sublime

Quando, in uno dei post precedenti , abbiamo parlato della rara qualità sinottica di Karajan, in realtà abbiamo affermato qualcosa che ha un'importante implicazione: se il sublime è veduta dall'alto, la capacità sinottica sarà capacità di evocare il sublime. Occorrerà dunque riflettere su tale direzione di ricerca.

Sulla musica strumentale barocca

Da dove viene la sua armonia, il suo essere "in pace col mondo", tuttavia nient'affatto scevro di passione, ma non una passione sradicata dal mondo (con la scissione perenne io/mondo, come nei romantici), bensì felice di essere al mondo? Da dove viene tutto questo, se non dal fatto che la musica strumentale barocca è concepita per (e composta in) situazioni conviviali? Il sublime della musica strumentale barocca sta in un sano "con" (In tal senso, mi pare, cfr. Carl Dahlhaus, La musica dell'ottocento , 1990, La Nuova Italia Editrice, Scandicci - Firenze, pp. 278-279, Tit. Orig.: Die Musik des 19. jahrhunderts, 1980, Akademische Verlagsgesellschaft Athenaion, Wiesbaden Lizenzausgabe mit Genehmigung des Akademische  Verlagsgesellschaft Athenaion ) .  Se infatti prendiamo in considerazione i brani strumentali barocchi che sono diventati famosi anche grazie al fatto di essere stati inseriti in un film come colonna sonora (per esempio l’ A...

Il sublime in musica

Michel Deguy ("Le grand-dire" in Du sublime , Paris, Editions Belin 1988, p. 18) cita come esempio di sublime in musica il quintetto op. 44 di Schumann, "oppure" (ma si fatica a capire il senso di questa sua alternativa) l'adagio dell'op. 106 di Beethoven. Niente da ridire sulla scelta dei brani, ma allora perché non citare (ad esempio) le Suites inglesi di Bach, o il concerto per pf. e orch. in re minore di Brahms? Questo per dire quanto sia pericoloso far slittare una possibile definizione del sublime su questioni di gusto personale, con il rischio della creazione di fazioni contrapposte che utilizzino le loro opere preferite per avvalorare una propria concezione del sublime piuttosto che un'altra. Il tentativo che andrebbe fatto sarebbe piuttosto quello di definire diverse concezioni del sublime a partire dalle diverse modalità di scorrimento del tempo (non solo in musica), perché probabilmente esistono tanti sublimi quanti ritmi di scor...