In tema di romanticismo ante litteram , ma un po' velato e un po' inconcludente, sono da segnalare le sonate per tastiera di Dussek, per il quale la qualifica di minore non mi sembra così inappropriata.
Fautori delle sperimentazioni espressive più ardite, i preclassici (che poi in musica sarebbero i preromantici) hanno in CPE Bach il loro capostipite. Ascoltare tutti di fila i suoi concerti per flauto e archi è illuminante a questo riguardo.
Straordinario esempio di lamento d'amore in ambientazione bucolica del Porpora , di un intimismo schiettamente preromantico, o forse sarebbe meglio dire romantico tout court . "Ditele che il mio core Per lei si strugge in pianto E che costante amore Le giuro e fedeltà. Ditele ch’io sol bramo In segno di pietà Che dica Tirsi io t’amo E Tirsi poi morrà".
Si ha qui una delle più raffinate versioni di quello che potremmo chiamare il pre-romanticismo del repertorio flautistico. Ne conosco una interpretazione successiva , ancora più raffinata, con la Lisz Chamber Orchestra diretta da Janos Rolla.