Chi potrà negare che esiste una categoria dello spirito definibile come meraviglia del romanticismo rilassante ? Thalberg trae il succo dalle arie d'opera, come fecero Liszt ed altri, concentrandosi sull'aspetto puramente lirico e permettendo di fruire della bellezza dell'opera stessa a chi non può o non intende sottostare a tutto il rituale scenico, né seguire i personaggi, i dialoghi, l'evolversi della trama, né curarsi di ogni altro dato extra-musicale (dato extra-musicale che così non scompare, ma rimane bensì sullo sfondo, immaginato nel suo potenziale vitale e creativo e non subìto nella sua miseria fenomenica).