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Preclassici o preromantici?

Fautori delle sperimentazioni espressive più ardite, i preclassici (che poi in musica sarebbero i preromantici) hanno in CPE Bach il loro capostipite. Ascoltare tutti di fila i suoi concerti per flauto e archi è illuminante a questo riguardo.

Una teoria sul romanticismo musicale

Il romanticismo musicale potrebbe essere pensato come una derivazione scadente, come l'atto di perdizione del fulgore del barocco e del preclassicismo? E che senso avrebbe che tale linea evolutiva (o meglio involutiva)  - se mai - fosse inframmezzata da un periodo nonsense , in cui si pretese la quadratura del cerchio, qual è il classicismo musicale? Il razionalismo del classicismo musicale sarebbe in realtà una razionalizzazione della sensazione di aver perduto un mondo? Una sorta di meccanismo di difesa, caduto il quale ci si lasciò andare al romanticismo che già da subito sarebbe stato decadentismo?

Larghetto del quartetto in La maggiore, Op. 32, n. 4 di Luigi Boccherini

Se è vero, come accennato da Dahlhaus ( Carl Dahlhaus, Beethoven e il suo tempo, Torino, EDT,  1990, p. 91, Tit. Orig. Ludwig van Beethoven und Seine Zeit, 1987, Laaber-Verlag, Laaber), che il movimento lento della sonata o del quartetto assume centralità nello Stile Sensibile (laddove nella sinfonia classica tale centralità l'assumerà l'allegro), anche come svincolo della musica strumentale da quella vocale con l'assunzione del ruolo - da parte della musica strumentale - di "musica assoluta" (ruolo che sarà fatto proprio dai romantici), allora l'accusa di frivolezza mossa a Boccherini da Charles Rosen nel suo Stile classico  (Milano, Feltrinelli, 1982, Tit. Orig.: The Classical Style, The Viking Press, New York, 1971; prima edizione italiana, 1979, Milano, Feltrinelli) - (Cfr. le definizioni della sua musica come "blanda e perfino anodina", p. 53 e, sui quintetti, la definizione di "brani piacevoli, ma scialbi", p. 306) è confutata da bran...