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Due parole sugli 8 studi per pianoforte, Op. 42 di Scriabin

In un alveo espressivo e stilistico schiettamente romantico e che a tratti ricorda esplicitamente lo Chopin degli Studi , Scriabin fornisce qui un esempio di come qualsiasi buona musica, indipendentemente dall'etichetta (spesso quindi proprio in brani e generi come questo che in un'ottica storico-musicale di tipo evoluzionistico sono considerati "di formazione", pertanto minori), anzi, forse proprio grazie all'etichetta o all'insegna misconosciuta o minore, ha modo comunque di esprimere sé stessa, al riparo da qualsiasi pretesa di tipo monumentale (nella quale pretesa,  invece, prima o poi quasi ogni compositore incorre).

Che cos'è Mysterium di Scriabin

 Può essere preso da tre versanti: 1) E' un'opera messianica, escatologica, mistica, non scevra di nietzschianesimo superomistico (ma meno di quanto ne sia intriso Le Poème de l'extase ), con pretese di monumentalità tardoromantica e di esperienza totalizzante di tipo wagneriano. 2) E' un'opera dai confini armonici in perenne sollevazione e confusione, ambigui e contraddittori e pertanto è affine alla Nuova Musica del '900, anche se non è né musica espressionistica (né nella tecnica compositiva, né nella sostanza espressiva), né prettamente o esclusivamente atonale, né dodecafonica. 3) E' un'opera bizzarra e in quanto tale non inquadrabile (quest'ultima è forse la sua caratteristica migliore). E' quanto di più simile, nella musica classica, al genere della fantascienza nella cinematografia.

La verità all'indietro

Come nel caso di Schoenberg che probabilmente inventò la dodecafonia per proteggere il nucleo romantico della sua musica dalla possibile somiglianza della sua musica e della musica in generale con gli orrori della musica di propaganda (in quanto il linguaggio della musica orecchiabile era stato completamente strumentalizzato e asservito, occorreva inventare una musica incomprensibile), così Scriabin (analogamente in fuga dallo schietto linguaggio romantico per motivi che dal punto di vista storico musicale non sono altrettanto chiari) passò presto da un linguaggio romantico a un involuto linguaggio misticheggiante che troviamo in molte delle sue opere mature e tarde per pianoforte e anche nell'indimenticabile  Poema dell'estasi e nell'incompiuto  Mysterium  (quest'ultimo è un vero e proprio affascinante e delirante pasticcio). Per entrambi gli Autori potremmo affermare che la verità si trova all'indietro, in quanto alcune tra le prime loro opere mostrano sincera...

Liszt: Berceuse (seconda versione) S174b/R57b

 In brani come questo di Liszt (come anche in alcune delle migliori pagine di Scriabin), si intravvede per un istante la presa di possesso dell'inconcepibile e la sua espressione.

Fase terza

Riassumendo del tutto liberamente il pensiero espresso da Mario Bortolotto nel suo Fase seconda , la musica contemporanea mostra il suo tratto distintivo nel "tempo liberato", ossia nel non avere un ritmo o comunque un ritmo non regolare, simboli dell'imborghesimento o addirittura della "sozzura dell'umano". Di "incretinimento" parlava Nono, a proposito della musica pop e rock, considerata commerciale. Si può notare tale linea di pensiero di Nono, per esempio, nel dialogo con i ragazzi in uno dei concerti gratuiti tenuti da Abbado e Pollini negli anni '70 del '900 ( https://www.youtube.com/watch?v=f4etOJ7Thag , minuto 37). Invece il ritmo, ossia l'organizzazione del tempo - anche con tenuta metronomica, ossia minuziosa, della regolarità agogica - ha continuato ad avere importanza. Erano i compositori di musica seria del '900 (ma non tutti e non in ogni brano) a sognare una musica senza scansione ritmica regolare, ma la pretesa non h...

Disc 1

Immagine
Terrificante. Sgradevole come Nono, ma senza il suo impegno di denuncia, inaudito e vortuosistico come Boulez, ma senza la sua giocosità. Non immemore di aspetti misterici, come lo Scriabin di Mysterium.