Fenomenologia sinestesica in funzione estetologica

Se noi uniamo il metodo di Husserl (discendente obbligato della gnoseologia kantiana) con la sinestesia, avremo da cercare correlazioni e natura delle immagini evocate dai passi musicali, con ciò connotando, come ho fatto rilevare in Scritti sulla musica (2016), una geografia dell'estetica (o estetica regionale), afferente ad un cosiddetto mondo parallelo che non ha, se non pallidamente, correlazioni con la storia e la geografia musicali dell'aldiquà fenomenico (storia e geografia degli uomini). Partendo da tale assunto (fatalmente assolutistico), noi potremo intraprendere la ricerca geografica accedendo da qualsiasi porta spazio-temporale di collegamento tra l'aldiquà fenomenico e l'aldilà fenomenologico del mondo parallelo. Si può prendere, per esempio, il minuto 5,40 del primo concerto per pianoforte e orchestra di Brahms in Pollini 1980, così come si possono prendere infiniti punti d'ingresso e accedere in zone volta a volta differenti del mondo parallelo a seconda del passo del brano scelto, ma sempre nel punto di intersezione con una data esecuzione reale o possibile (coincidenza del mondo poetico dell'interprete con il mondo poetico del brano quale condizione necessaria per la chiave di accesso al mondo parallelo).

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