La soddisfazione di Beethoven


Perché non paragonare Beethoven a uno dei tanti compositori di ogni epoca? Quali ne sono i tratti distintivi? Non parlo di stile. V’è una caratteristica distintiva che ne identifica la musica e che non è costituita da una miriade di elementi estetici sparsi, ma consiste bensì in un concetto unico: la costruzione di un mondo che rispecchi la concezione della scoperta che l’universo è giusto. La dimostrazione in musica della giustezza dell’universo. La sua arte mira  – in una certa formula che rispecchia nel piccolo l’infinito – alla dimostrazione dell’armonia universale, alla sua presentazione, meglio. Di qui la soddisfazione che deriva dalla dimostrazione, dal carattere apodittico della sua musica. E’, certo, la musica per avvocati che Jankelevitch stigmatizza, ma è anche molto di più: rappresenta in piccolo un universo. Potremmo decidere che si tratta di un universo parallelo, troppo bello per essere vero, oppure della fotografia dell’universo così com’è veramente: questo è un giudizio che sta ad ognuno.


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