Barenboim e il notturno op. 15, n. 1 di Chopin
Ciò che azzecca in pieno qui Barenboim non è il micro-fraseggio di dettaglio, come Pollini, né l'individuazione di un timbro peculiare, come Arrau, né il controllo dinamico, come Pollini e Arrau, né le sfumature di colore diverso, come Benedetti Michelangeli e Hrowitz. Ma il macro-fraseggio, la macrostruttura del brano con tutte le sue implicazioni. E così, l'op. 15, n. 1 diviene il più bel notturno, scorrevole e narrativamente lucido. E' il senso generale del romanzo, della narrazione, la sua corretta suddivisione in capitoli, ciò che coglie in pieno Barenboim.
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