Fuori dagli schemi

Ciascuno a suo modo, Stravinski, Debussy e Ravel non rientrano nello schema dell’ascesa e declino della forma sonata e del sistema tonale, schema di area germanica che va da Beethoven e Schoenberg.
In Debussy, con l’invenzione - tra l’altro - della scala pentatonica, assistiamo alla creazione di una musica che non ha un centro tonale, ma non è dissonante come quella dello Schoenberg sia ante sia post atonale. Oltre ad essere sostenuta da un programma (es.: La mer) di tipo pittorico-naturalistico, teso a vivere, più che a descrivere la natura, la musica di Debussy è caratterizzata, dal punto di vista formale, dall’assenza di continuità e dall’essere una musica del “qui” e dell’”ora”, che nasce e muore ad ogni istante.
Ravel si pone al di fuori dello schema classico rimanendo però più ancorato, rispetto a Debussy, alla tonalità, alla melodia e alla geometria della forma. Una peculiarità di molte sue composizioni (p. es. il concerto in sol maggiore per pianoforte e orchestra, o il celebre Bolero) è un esotismo molto caldo, differente dallo spumeggiare algido di certo Debussy. L’esecuzione di Arturo Benedetti Michelangeli del concerto in sol rimane una vetta insuperata di virtuosismo e di rigore interpretativo, in cui la varietà del tocco viene esaltata ricavando dal pianoforte una inaudita molteplicità di timbri.
Stravinski è un compositore contemporaneo che ha passato varie fasi creative, ed è difficile stabilire ora per quali e quante di esse passerà alla storia. Recentemente si intravede forse una ingiustificata svalutazione del suo genio, per testimoniare il quale basterebbe anche solo Le Sacre du printemps (1913). In quest’opera Stravinski dà all’elemento ritmico un tale peso e una tale varietà, da svincolarlo dalla sua tradizionale sudditanza all’elemento melodico-armonico della composizione. Il ritmo diventa qui strumento formale determinante e profondamente innovativo. La connotazione “barbarica” della composizione (che ci mostra un rito sacrificale) viene sorprendentemente bilanciata da alcuni sprazzi melodici di sublime bellezza.


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