Svenevolezza, leggerezza, irrazionalità

Sono le doti che a mio avviso mancano a Brendel come interprete della prima scuola di Vienna. Abbraccerei quasi le tesi dei più relativisti, tanto algide mi paiono le sue interpretazioni e mi spingerei, per reazione, fino al paradosso e quindi ad affermare che solo nella scelta interpretativa sicuramente errata possiamo trovare la giusta ispirazione dell'interprete.

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