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Geminiani, opere per clavicembalo

Bene, se questo è il nuovo standard per le esecuzioni al clavicembalo, cioè con una scansione ritmica regolare o comunque riconoscibile e con un suono perfettamente udibile e gradevole, allora si possono sì utilizzare gli strumenti d'epoca per suonare la musica del '700.  

Bononcini

 Brani come  questo  comprovano che l'inizio del romanticismo musicale va retrodatato, e di molto, almeno ai primi del '700.

"Fugge il tempo"

Da La conversione di Maddalena , oratorio di Giovanni Bononcini,  dove si dimostra  che vi sono interpretazioni assolute, cioè tali per cui non si sente il bisogno di altre, né è possibile la stanchezza dell'ascolto, ma s'instaura bensì un circolo virtuoso dell'ascolto. Come già detto in altro post precedente.

"Spezza, amor" di Steffani

Il sublime intreccio di voce, oboe e fagotto in uno stile che, mai dimentico del ritmo, guarda al Barocco della teoria degli affetti.

Sonate da camera di Steffani

Stile sensibile italiano (Steffani)  

Il tratto inconscio dell'esecutore

Con esito dovuto a frammiste influenze, l'una volontaria e derivante dalla concezione poetica del brano eseguito secondo la visione e le intenzioni dell'esecutore (al netto dello scarto esistente tra la visione interiore dell'esecutore e gli strumenti e impedimenti dell'esecuzione stessa), l'altra inconscia, quale espressione, tra l'altro, anche dei conflitti tra l'Io dell'esecutore e il suo mondo pulsionale, l'interpretazione, che pure deve avere quale obiettivo la coincidenza con le intenzioni dell'Autore, ricercate con l'ausilio della lettera e della notazione dell'Autore stesso, nonché con l'apporto di conoscenze stilistiche quanto più vaste possibile, è il terminale di un processo complesso e inestricabile, tale per cui per ogni grammo di musica suonata occorrerebbero idealmente tonnellate di carta per descriverla. Così, tra le varie letture possibili di un'esecuzione, vi è anche quella della personalità dell'esecutore ch...

"Inquieto mio cor" di Steffani

Ulteriore esempio di "lamento d'amore"  della più bell'acqua, qui nella forma del duetto.