Daniel Barenboim nel concerto n. 21 di Mozart

Dove si nota che l'eredità pianistica di Kempff nell'interpretazione di questo concerto viene ripresa e migliorata da Barenboim, mentre le sfumature di carattere operistico-buffo della parte orchestrale vengono rese meglio da Bernhard Klee: per Barenboim pare sia il primo movimento di un concerto drammatico al pari del n. 20 e non di un concerto à la manière de, in cui Mozart gioca tra il serio e il faceto e ciò si nota ancora di più nel celeberrimo secondo movimento che Barenboim prende assai lentamente. Singolare anche il fatto che invece nel primo movimento del concerto n. 22 per Barenboim cambia tutto, sicché il movimento risulta vorticosamente umoristico. Il secondo movimento del n. 22 viene reso in perfetta profondità, al pari della versione di Perahia.


Commenti

Post popolari in questo blog

Il sublime in musica

Il problema dell'interpretazione

Celibidache e la fenomenologia in musica