Il problema dell'interpretazione

Il problema dell'interpretazione musicale presuppone il riconoscimento della sua complessità: presuppone cioè il riconoscimento del problema (dell'entità "problema" e non di un problema specifico) e il riconoscimento dell'interpretazione musicale (dell'entità "interpretazione" e non di un'interpretazione specifica) come  dotati di senso e di valore. Con riferimento all'oggi, sembra che tale riconoscimento manchi, perché probabilmente manca l'attitudine ad operare distinzioni in fatto di estetica, ciò derivando a sua volta dalla mancata ricerca di un riferimento autentico, inteso come genuino e universalistico, trovandosi la disciplina scaduta nel mero soggettivismo. Inoltre, oggi, la proposizione di problemi viene generalmente collegata a uno stato di minorità, anziché essere vista come una pregiata caratteristica dell'intelletto. Il concetto stesso di ricerca, in senso filosofico-musicale, è inaridito alla fonte, perché non si presuppone più che questa, come altre discipline suscettibili di approfondimento, vantino la possibilità di avvicinare l'ignoto. Il bello è ignoto, in quanto terreno di esplorazione delle profondità umane. Laddove viene negato valore all'esplorazione delle profondità umane, il bello viene ridotto a qualcosa di già noto e di banale e quindi non può esservi ricerca estetica.

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