Recensione di un evento concertistico immaginario

In un bel pomeriggio di sole si è tenuto oggi sull'alzaia del naviglio grande, a Milano, il concerto forse più bello della stagione del Bli Ble String Quartet di Baltimora (US). Si è eseguito il memorabile secondo quartetto di Janacek ("la vetta più alta del quartettismo novecentesco", secondo Algesio Erbi, cfr. il mio post precedente) e il primo quartetto di Schumann, con un percorso culturale all'indietro nel tempo che ha messo in risalto la sconcertante bellezza dell'adagio di questa seconda opera, come avvolto in tutta la metafisica, intimistica aura del mondo poetico schumanniano. Ammutolito, il pubblico si è allontanato senza applaudire, in quasi religioso silenzio, per non turbare l'armonia che si era creata a fine concerto.

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